Attenzione:
- se devi velocizzare un iMac del 2017 passa a questo articolo (LINK).
- se devi velocizzare un iMac del 2014 o del 2015 passa a questo articolo (LINK).
- se devi velocizzare un iMac del 2012 o del 2013 passa a questo articolo (LINK).
- se devi velocizzare un iMac del 2008, 2009 o 2010 passa a questo articolo (LINK).
Sommario
Intro
Limitazione di responsabilità
iMac 2011: caratteristiche e prestazioni dei modelli in circolazione
Upgrade SSD
Installazione di MacOS sul nuovo SSD
installazione sistema dual boot MacOS – Windows
Upgrade RAM
Intro
Gli iMac del 2011, se opportunamente aggiornati, sono computer che possono essere ancora utilizzati per svariati compiti soprattutto nell’ambiente domestico. Sono validissimi supporti per la didattica, e possono essere utilizzati per la navigazione in internet, la tenuta conti, lo smart working.
Il problema principale di questo tipo di iMac è l’hard disk elettromeccanico di cui è equipaggiato che gli consente una velocità di trasferimento massima di circa 50 MB/s assolutamente non adatta ai moderni sistemi operativi ed ai moderni software. Lavorare al recupero delle della funzionalità deframmentando il disco o reinstallando il sistema operativo è solo una perdita di tempo, l’hard disk rimane sempre il collo di bottiglia in grado di penalizzare l’intero sistema. L’unica soluzione praticabile consiste nella sostituzione del disco di avvio con un SSD installato interamente, in sostituzione di quello meccanico, o collegato all’iMac sulla porta Thunderbolt.
Un ulteriore upgrade da valutare è l’ampliamento della memoria RAM, che però, senza la sostituzione dell’hard disk con un SSD è praticamente inutile.
Una particolare attenzione va fatta al browser web. Nel caso non si aggiorni questo iMac con le patch Open Core, la versione di Safari sarà obsoleta. Dato che i virus si prendono in internet è preferibile utilizzare un browser di terze parti come Firefox.
Gli aggiornamenti che proponiamo le rendono questi iMac con qualche anno sulle spalle, macchine utilizzabili sia con MacOS sia con Windows 10 utilizzando Boot Camp o attraverso la virtualizzazione con Parallels, cosa che regala la possibilità di avere i due sistemi attivi contemporaneamente ma rende praticamente obbliatorio l’upgrade della RAM ad almeno 16GB.
La possibilità di montare un MacOS più recente negli iMac che non lo supportano attraverso le patch è un escamotage consigliato solo ai più esperti in quanto bisogna seguire una procedura laboriosa e può comportare il mancato funzionamento di parti dell’hardware quali la telecamera o il modulo bluetooth e Wi-Fi.
Limitazione di responsabilità
Le fonti dalle quali sono state attinte le informazioni che forniamo sono di affidabili, ma se per qualche motivo, per un errore nostro o vostro, qualcosa dovesse storto, noi di ApplePhlosophy non ci riterremo responsabili. Non vi apprestate a smontare il vostro iMac se non vi sentite in grado di farlo e se non avete alcuna esperienza del campo dell’elettronica e dell’informatica. Fate sempre copie di backup con Time Machine o iCloud prima di iniziare le operazioni, tenete da parte i pezzi sostituiti ed acquistate il materiale consigliato su Amazon: in questo modo sarete sicuri che in caso di incompatibilità tra i pezzi sostituiti ed il vostro iMac potrete restituire in tempo utile i pezzi ottenendo il rimborso totale di quanto speso.
iMac 2011: caratteristiche e prestazioni dei modelli in circolazione
Si tratta di iMac con processore intel core i5, o i7 a quatto core. A differenza degli iMac precedenti, è il primo a montare una porta Thunderbolt da 10 GB/s, cosa che permette di considerare il collegamento di un SSD esterno. Lo schermo non è retina ma è comunque di ottima qualità. Nel modello da 21,5″ la risoluzione è di 1920×1080 pixel, in quello da 27″ 2560×1440 pixel. Entrambi i modelli supportano simultaneamente la risoluzione nativa sullo schermo integrato e un monitor esterno fino a 30″ con risoluzione massima di 2560×1600 pixel.
Oltre che per la navigazione in internet, utilizzando un browser di terze parti come Firefox sulla partizione MacOS ed Edge su windows 10, questo iMac va bene per operare con la suite Office di Microsoft o gli equivalenti open source. Se opportunamente upgradati possono essere utilizzati per un uso non professionale di software per il foto ritocco o per l’editing video; non sognatevi di montarci filmati 8K.
Sulla partizione Windows o sulla virtualizzazione con Paralles è sconsigliato mettere un Antivirus diverso da Defender che è quello di sistema di windows 10 ed è già installato.
l’iMac del 2011 ha a disposizione le seguenti porte di espansione:
- Una porta Thunderbolt
- Uscita Mini DisplayPort con supporto per connessioni DVI, DVI Dual-Link e VGA (tramite adattatori in vendita separatamente)
- Una porta FireWire 800; 7 watt
- Quattro porte USB 2.0
- Slot SDXC card
- SuperDrive 8x con masterizzazione doppio strato 4x e caricatore automatico (DVD±R DL/DVD±RW/CD-RW)
- Audio in/out
- Gigabit Ethernet 10/100/1000BASE-T (connettore RJ-45)
- Ricevitore IR
L’unica porta su cui è pensabile utilizzare un disco esterno di avvio è la porta Thunderbolt che con i suoi 10 Gibabit al secondo garantisce una velocità di accesso paragonabile a quella di un SSD interno montato sul connettore SATA III al posto dell’ HD meccanico.
Upgrade SSD
È possibile la sostituzione dell’hard disk interno da 3,5″ con un SSD da 2,5″ oppure, come già visto, è possibile lasciare l’Hard Disk al suo posto ed eliminare il lettore DVD per sostituirlo con un SSD da 2,5″ da utilizzare come disco di avvio: in questo modo il vecchio HD si può utilizzare come unità di storage o unità di backup Time Machine. È una soluzione interessante in quanto permette il riutilizzo del vecchio disco, ma non ci sentiamo di consigliarvela, a meno che il DVD non sia guasto, in quanto l’unità ottica in alcuni casi può ancora essere utile. Una soluzione che può sortire risultati migliori ed è assolutamente la meno invasiva è sfruttare la porta Thunderbolt per collegare un SSD esterno che a livello di prestazioni permetterebbe di raggiungere risultati addirittura leggermente superiori a quelli ottenibili sostituendo l’Hard Disk Interno. In generale, in entrambi i casi si ottiene un notevole incremento prestaziona con tempi di avvio inferiori ai 20 secondi.
- Sostituzione dell’HDD interno:
L’SSD da montare internamente è un SSD da 2,5″ alloggiato in una staffa di conversione. L’iMac del 2011 non ha il vetro frontale incollato col biadesivo come i successivi a partire dal 2012. Il vetro è tenuto in posizione da una serie di magneti al neodimio ad alte prestazioni. Tolto il vetro di protezione bisogna accedere all’Hard Disk smontando il monitor. La fase più delicata consiste nella separazione dei flat cable e dei cavi che collegano il monitor alla scheda madre; dopo il montaggio bisogna fare attenzione a riposizionare correttamente il sensore di temperatura sul nuovo SSD.
Per eseguire in maniera corretta il lavoro seguite passo passo le ottime guide di iFix-it:
– link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2011 da 21,5″ : link
– link alla guida di ifixit alla sostituzione dell’hard disk per l’iMac del 2011 da 27″: link.
La velocità di accesso al volume di avvio SSD montato internamente è di circa 500 Megabyte al secondo contro i 60/70 Megabyte al secondo di un disco rigido tradizionale. - Creazione di un disco di avvio SSD esterno:
L’SSD da collegare esternamente alla porta Thunderbolt è il Trascend JetDrive 855. Collegando un SSD esterno alla porta Thuderbolt si otterranno velocità superiori ai 600 MB/s in scrittura e ai 750 MB/s in scrittura.Se si sceglie il la soluzione dell’SSD esterno, si potrà utilizzare il disco interno come archivio o unità di backup Time Machine.
Una precisazione molto importante
Non fate l’errore di acquistare un SSD già pronto dentro il BOX. Questo genere di SSD, ottimi per l’archiviazione, non sono idonei ad essere utilizzati come disco di avvio di un sistema operativo. I dischi destinati ad ospitare un sistema operativo devono possedere la funzione essenziale del wear levelling e devono essere espressamente progettati per supportare un grande numero di scritture. Mentre il sistema operativo funziona, infatti, sono tantissimi i file, come quelli di log o i file del registro di windows, ad esempio, che vengono riscritti continuamente. Ogni cella di memoria dell’SSD è garantita per un numero massimo di scritture, se si scrive tante volte lo stesso file sulle stesse celle, l’area che lo contiene si consumerà in poco tempo e il deterioramento di quest’area provocherà l’avaria dell’intera unità. Avere un sistema di wear leveling codificato a livello di controller, permette di distribuire le scritture su tutte le celle dell’SSD e non soltanto su alcune.
Installazione di MacOS sul nuovo SSD
- Istruzioni per l’installazione di una nuova copia di MacOS sul nuovo SSD interno
Se avete inserito il nuovo SSD all’interno dell’iMac per installare una nuova copia dovrete procedere attraverso il sistema di revcovery premendo la giusta sequenza di tasti durante il riavvio. A seconda dei tasti premuti si potrà installare l’ultima versione installata sull’iMac oppure l’ultima versione più recente di macOS compatibile con il vostro iMac scaricandola da internet. – Comando (⌘)-R: avvio dal sistema di recupero di macOS integrato. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare l’ultima versione di macOS installata nel sistema, oppure per utilizzare le altre app di macOS Recovery. Non necessita di un collegamento ad internet. – Opzione-Comando (⌘)-R: avvio da macOS Recovery tramite internet. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare macOS e aggiornare il sistema alla versione più recente di macOS compatibile con il vostro iMac. – Maiuscole-Opzione-Comando(⌘)-R: avvio da macOS Recovery tramite internet. Utilizzate questa combinazione di tasti per reinstallare la versione di macOS fornita con il vostro Mac oppure la versione più vicina ancora disponibile. - Istruzioni per l’installazione di una nuova copia di MacOs sul nuovo SSD esterno
Una volta connesso il box con l’SSD prescelto in base al vostro piano di upgrade sarà necessario lanciare Utility Disco per formattarlo. Se sull’iMac abbiamo pianificato di installare una versione di MacOS uguale o maggiore alla 10.12 Sierra, sarà necessario utilizzare il formato APFS, altrimenti bisognerà utilizzare il vecchio HFS Plus. Una volta fatto questo sarà possibile scaricare l’installer di macOS dal Mac App Store e avviare il processo di installazione selezionando l’SSD esterno come destinazione. Una volta completata l’installazione, sarà possibile avviare il Mac utilizzando l’SSD esterno premendo il tasto Opzione all’avvio e selezionando il nuovo SSD come disco di avvio. - Istruzioni per la clonazione dell’hard disk sul nuovo SSD
La maniera migliore per effettuare l’upgrade consiste nell’istallare MacOS ex novo, reinstallare tutti i programmi e recuperare i dati da iCloud. Se però abbiamo poco tempo, la necessità di tornare operativi al più presto e sull’hard disk un’installazione di MacOS particolarmente pulita, qualunque metodo abbiate scelto per effettuare l’upgrade tra quelli proposti, potete optare per la clonazione dell’hard disk sul nuovo SSD con Carbon Copy Cloner (LINK al sito del produttore). In questa maniera, terminata l’operazione, potrete partire immediatamente con il vostro abituale ambiente operativo. L’opzione clonazione funziona anche se abbiamo intenzione di installare un SSD internamente: una volta clonato l’hard disk su un SSD esterno, sarà sufficiente toglierlo dal case e metterlo al posto dell’hard disk per avere l’ambiente originario fino dieci volte più veloce. Ecco le istruzioni passo passo.
1) Collegare l’SSD alla porta prescelta
2) Aprire Utility Disco. Nella tendina “Vista” in alto a sinistra selezionare “Mostra tutti i dispositivi”.
3) Selezionare il vostro SSD al livello più alto, cliccate su inizializza e, nella maschera che si proporrà scegliete il nome che vi piace, nella figura è “Macintosh SSD”, e, se disponibile la formattazione di tipo APFS, altrimenti Mac OS esteso (journaled); scegliete anche lo schema Mappa partizione GUID.Il formato APFS è nato per gestire gli SSD ma è adatto agli iMac che possono montare MacOS 10.13 High Sierra e successivi, vale a dire dagli iMac di fine 2012 ai più recenti. Per i modelli precedenti la formattazione dovrà essere Mac OS esteso (journaled).4) Scaricate e lanciate Carbon Copy Cloner (LINK al sito del produttore) dopodiché scegliete come sorgente il vecchio hard disk , come destinazione, il nuovo SSD e premete il bottone “Clona”.
5) al termine del processo riavviate i Mac tenendo premuto il tasto option, scegliete come disco di avvio il nuovo SSD e godetevi il vostro iMac che viaggia a tutta velocità. 6) Solo nel caso in cui abbiate scelto di sostituire il disco interno, smontate il vecchio hard disk seguendo le istruzioni che vi abbiamo dato nei paragrafi precedenti ed installate il nuovo. Il vecchio disco potrà essere formattato riutilizzato come unità di backup time machine o unità di archiviazione.
Installazione sistema dual boot MacOS – Windows
l’iMac, nelle versioni precedenti al 2012, non supporta l’installazione di Windows 10, ma è possibile aggirare questa limitazione con un escamotage in fase di installazione ed un paziente lavoro di ricerca dei driver delle periferiche non riconosciute successivamente.
Dopo avere installato High Sierra, il sistema operativo più aggiornato che può equipaggiare questo iMac , affidatevi all’Assistente Boot Camp per creare la partizione Windows. Con Dall’assistente Boot Camp create la chiavetta con i driver, inserite un CD con Windows 7 nel lettore ottico e, da Boot Camp, lanciate l’installazione facendo molto bene attenzione a determinare lo spazio che vi servirà su Windows: dopo l’installazione sarà difficile cambiare le dimensioni delle partizioni. Se non siete deboli di cuore, bloccate l’installazione di Windows 7 subito dopo la creazione della partizione NTFS, espellete il CD di windows 7, rimpiazzatelo con quello di Windows 10, riavviate il computer tenero premendo il tasto Alt, scegliete l’avvio da CD e iniziate nuovamente l’installazione di Windows avendo cura di scegliere lo spazio che avevate destinato a Windows e non quello dove è già installato MacOS. Potete anche lasciare finire l’installazione di Windows 7 e vedere se vi propone l’upgrade a Windows 10 (Dipende dalla licenza) o rifare l’installazione di Windows 10 partendo da CD o da una chiavetta USB bootable con l’installazioni di Windows 10 che avrete preparato su un PC Windows seguendo una delle tante guide in rete.Upgrade RAM
Per un funzionamento ottimale, va portata la memoria RAM alla massima dimensione supportata di che per l’iMac del 2011 è 16 GB e deve essere di tipo PC3-10600DDR3 (1333) 204 pin SO-DIMM. Dovrete acquistare 4 banchi di memoria da 4GB ognuno. Le memorie devono essere scelte accuratamente, se non sono il modello giusto per quanto riguarda parità e frequenza di funzionamento non funzioneranno. Cliccando sul link verrete trasferiti alla pagina di aquisto delle memorie corrette per il vostro iMac, fate attenzione a non confonderle e non fate l’errore di mantenere i banchi vecchi, la cosa migliore è metterli tutti identici. I link saranno anche riportati in una tabella alla fine dell’articolo.
A questa pagina del sito Apple sono riportate le istruzioni per la sostituzione della RAM del vostro iMac:
https://support.apple.com/it-it/HT201191
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