Intro
Dobbiamo rassegnarci, l’avvento dei processori Apple Silicon ha portato ad una dinamica di rilascio dei nuovi modelli di Mac e soprattutto MacBook che si avvicina molto a quella degli iPhone. I modelli di MacBook Pro con chip M1 Pro e M1 Max sono sono stati messi sul mercato dal 26 ottobre 2021 e dopo appena 15 mesi, il 24 gennaio 2023, a sostituirli sono arrivate le nuove versioni con chip M2 Pro e M2 Max. L’aggiornamento, in termini di prestazioni, può considerarsi modesto ma è indicativo del cambio di paradigma che sta effettuando Apple: aggiornamenti leggeri e frequenti con pochi o nessun perfezionamento progettuale tra una generazione e l’altra e senza il rilascio di nuove funzionalità.
Specifiche e design
Il design del nuovo MacBook Pro M2 Pro da 14 pollici e di quello da 16 pollici è esattamente quello dell’anno scorso. Invariati i pesi, il modello da da 16 pollici con M2 Max pesa sempre 2,2 kg e misura 1,68 per 35,57 per 24,81 cm; Il modello da 14 pollici con lo stesso chip pesa 1,63 kg e misura 1,55 x 31,26 x 22,12 cm. Anche all’interno la disposizione dei componenti rimane esattamente la stessa dei modelli del 2021.
Il modello da 16”, che offre la stessa potenza di quello da 14” a parità di configurazione, è da considerarsi a tutti gli effetti un sostituto del desktop date le dimensioni generose dello schermo e rimane un po’ meno pratico da portare in trasferta a causa del peso e delle dimensioni. La configurazione ideale, per un uso promiscuo che prevede uscite frequenti, consiste nell’utilizzare il modello da 14” con un monitor di grandi dimensioni nelle sessioni di lavoro prolungate a casa o in ufficio, al quale affiancare una Magic Keyboard ed un Magic Mouse. Permane la “tacca” sul monitor alla quale, essendo perfettamente integrata nella barra dei menu, non si fa più caso. A tale proposito va detto che praticamente tutte le applicazioni di terze parti sono state riprogettate in funzione della sua presenza.
Porte e connettività
Le porte sono le stesse presenti nei modelli del 2021. I MacBook Pro M2 Pro e Max da 14 e 16 pollici hanno a disposizione tre porte USB-C Thunderbolt 4 che supportano fino a 40 GB/s, una porta per la ricarica MagSafe, un jack per cuffie da 3,5 mm e uno slot per schede SDXC.
La porta HDMI è l’unica ad avere avuto un aggiornamento rispetto ai modelli del 2021, con il passaggio ad HDMI 2.1 e la possibilità di pilotare monitor 4K a frequenze di aggiornamento superiori a 60 Hz o spingere 8K a 60 Hz. Apple afferma che la porta può persino gestire il 4K a ben 240 Hz, anche se al momento è difficile trovare sul mercato monitor con queste caratteristiche. Lo standard per i monitor professionali, 4K 120 hz, comunque, può essere utilizzato anche dai possessori dei modelli precedenti utilizzando monitor con ingresso Thunderbolt.
Per quanto riguarda la connettività wireless, i MacBook Pro M2 Pro e Max ora supportano il Wi-Fi 6E, un upgrade rispetto al Wi-Fi 6 delle unità precedenti. Anche il bluetooth è stato aggiornato con il passaggio alla versione 5.3.
Il cuore dei nuovi MacBook Pro: i processori M2 Pro e M2 Max
Il processo produttivo dei processori M2 è a 5 nanometri come per i precedenti SoC della serie M1, cosa che ci fa capire che i nuovi MacBook non saranno molto più parchi nei consumi rispetto agli omologhi della serie precedente, d’altronde la stessa Apple su questo fronte parla solo di un piccolo miglioramento. Le prestazioni di M2 Pro e M2 Max garantiscono prestazioni della CPU superiori del 20%, prestazioni della GPU superiori del 30% e prestazioni del Neural Engine superiori del 40% rispetto a M1 Pro e M1 Max.
Se già gli utenti erano soddisfatti delle prestazioni raggiunte dalla serie M1 in tutte le sue versioni e declinazioni, questi risultati faranno felice chi si appresta a cambiare il proprio Mac, ma essendo le prestazioni di M1,M1 Pro e M1 Max ancora attualissime, difficilmente i possessori delle macchine equipaggiate con questi processori avranno necessità di effettuare un upgrade. Certo, l’avvento di Apple Silicon porta con sé l’iphonizzazione nelle dinamiche di rilascio dei nuovi Mac e comporterà frustrazione per chi ama avere sempre l’ultimo modello; ma chi considera il proprio computer uno strumento di lavoro continuerà, come ha fatto sempre, a tenere un Mac fino alla fine del supporto ufficiale prima di sostituirlo con un modello recente.
L’M2 Pro da 40 miliardi di transistor è configurabile con una CPU a 10 o 12 core (sei o otto core di prestazioni e quattro core di efficienza), una GPU a 16 o 19 core, un neural engine a 16 core e porta in dote ProRes, l’acceleratore grafico in grado di supportare fino a 23 flussi 4K ProRes o cinque flussi a 8K. La macchina può essere configurata con 16 GB o 32 GB di memoria unificata, con un massimo di 200 GBps di larghezza di banda di memoria.
Per quanto riguarda l’M2 Max da 67 miliardi di transistor, si può scegliere solo una CPU a 12 core (otto prestazioni, quattro efficienza). La GPU è disponibile nelle varianti a 30 e 38 core e il neural engine è lo stesso a 16 core. Il numero di acceleratori ProRes raddoppia rispetto a M2 Pro, quindi Apple afferma che il chip può gestire fino a 43 flussi a 4K o 10 a 8K. Inoltre, la larghezza di banda della memoria raddoppia rispetto a M2 Pro, raggiungendo i 400 GBps, e può essere configurata con 32 GB o 64 GB mentre per ottenere i 96 GB di memoria bisogna configura anche la GPU a 38 core.
L’ISP (Image Signal Processor) è stato leggermente migliorato per ridurre il rumore quando la fotocamera integrata acquisisce in condizioni di scarsa illuminazione.
Display
Lo schermo è ancora il meglio che si possa ottenere in un laptop consumer. Il display da 14 pollici ha una risoluzione di 3.024 per 1.964 pixel e la versione da 16 pollici arriva fino a 3.456 per 2.234. Ci sono laptop Windows con risoluzioni superiori con schermi stesse dimensioni, ma oltre un certo livello non è la risoluzione che determina la qualità del display.
Ciò che conta è il colore, il rapporto di contrasto e la luminosità di picco alle alte luci e, considerando queste caratteristiche, il MacBook Pro rimane praticamente impareggiabile. Certo, alcuni laptop hanno schermi OLED capaci di neri assoluti, ma lo schermo del MacBook Pro può raggiungere in certe condizioni fino a 1.600 nits di luminosità, cosa che altri laptop non possono assolutamente fare. Inoltre, la tecnologia Mini LED, che ha la possibilità di oscurare pari dello schermo, fa un ottimo lavoro nel rendere le parti scure di un’immagine.
Come con i modelli precedenti, questi laptop hanno un display con frequenza di aggiornamento variabile che arriva fino a 120 Hz e cambia dinamicamente per preservare la durata della batteria. Tuttavia, è difficile rendersi conto del calo di frequenza durante l’uso.
Storage
Il MacBook Pro M2Pro o Max Si configurare icon un’unità a stato solido da 512 GB, 1 TB, 2 TB, 4 TB o 8 TB, ma, purtroppo, via via che di scelgono SSD più grandi il prezzo sale fino ad arrivare alle stelle. Il MacBook Pro M2 Pro 14” base con con CPU 10-core, GPU 16-core, Neural Engine 16-core e SSD 512GB costa 2.519€, ma se si sceglie un SSD da 8 terabyte, il prezzo aumenta di ben 2760€ arrivando alla cifra folle di 5279€.
In pratica con i 2760€ della differenza ci si può comprare un eccellente Mac Mini M2 Pro con 16 GB di Memoria Unificata con ssd da un Terabyte, Magic Keyboard, Magic Mouse ed avanzano i soldi per un buon display.
Altre caratteristiche
I MacBook Pro M2 da 14 e 16 pollici montano anche una fotocamera frontale da 1080p, un sistema audio a sei altoparlanti, una solida tastiera con una fila completa di tasti funzione e un trackpad enorme ineguagliabile da qualunque altro produttore.
Prestazioni
Questo aggiornamento sostanzialmente apporta un moderato aumento delle prestazioni di circa il 20% che nella realtà del lavoro di tutti i giorni non si traduce in un miglioramento sostanziale rispetto a quanto visto per la serie precedente. Non c’è nulla di radicalmente diverso nell’architettura di M2 Pro e Max rispetto ai loro predecessori M1 ed i miglioramenti che vedremo di anno in anno, come accade per gli iPhone e gli iPad, non saranno rivoluzionari come quello visto nella transizione da Intel a ad Apple Silicon.
Conclusioni
MacBook Pro da 14 e 16 pollici (2023)
In pratica ci troviamo davanti al MacBook Pro 2021 ma con il 20-30 percento di velocità in più in alcune attività e con alcune opzioni di connettività aggiornate: un ottima cosa dato che il MacBook Pro 2021 è eccellente.
Le prestazioni e l’efficienza di M2 Pro e M2 Max li rendono dispositivi attraenti per molte persone anche se sono pochi gli utenti che hanno bisogno di così tanta potenza: alla maggior parte degli utenti basterebbe il MacBook Air M2 che a fronte di una spesa decisamente minore offre anche una maggiore portabilità.
Ma se si ha bisogno (e spesso i vizi sono bisogni) di tanta potenza non c’è assolutamente dubbio che questi siano i migliori laptop in circolazione.
Assolutamente sconsigliato l’aggiornamento dal modello precedente: i modesti miglioramenti delle prestazioni della seconda generazione non sono sufficienti per giustificare la spesa di migliaia di euro, ma per chi proviene da qualsiasi altro laptop passato o presente, il MacBook Pro M2 2023 rappresenta un enorme passo avanti.
PRO
- Prestazioni ancora maggiori
- Connettività migliorata
- Schermo eccezionale
- Tastiera eccellente e il miglior trackpad in circolazione
CONTRO
- Il modello da 16 pollici è troppo ingombrante e pesante
- troppo costoso.
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