Steve Jobs, a suo modo, amava il Natale.
Nel 1986, felice e colmo di gratitudine per le vendite in continua crescita del Macintosh, si vesti da Babbo Natale e si mise a girare per gli uffici regalando banconote da 100 dollari ai dipendenti. Gli stessi dipendenti che quando combinavano qualcosa che non gli andava a genio, quando lo incontravano nei corridoi si sentivano dire “sei licenziato” e non capivano mai se scherzava o faceva sul serio.
S c o p r i l e o f f e r t e d e l r e p a r t o e l e t t r o n i c a s u A m a z o n !
Un altro aneddoto riguarda Regis McKenna, universalmente conosciuto come “il guru del marketing di Apple”. Nel 1998 McKenna volle acquistare cinque iMac come regalo per i suoi adorati nipoti. L’iMac era appena uscito e le sue forme rappresentavano davvero qualcosa di iconico e mai visto fino ad allora.
Ci fu però un problema: l’unità disco di uno di essi si ruppe dopo appena qualche ora di funzionamento, cosa che fece intristire parecchio la ragazzina a cui era stato regalato.
McKenna chiamò il rivenditore dove aveva comprato le macchine, nel 1998 l’Apple store non esisteva, ma si sentì rispondere che una sostituzione, visto il periodo festivo, avrebbe richiesto diverse settimane. Più per sfogarsi che per altro, McKenna inviò un’e-mail a Jobs raccontandogli l’accaduto. Nel giro di cinque minuti, Jobs rispose, chiedendo il nome del rivenditore. Dopo altri cinque minuti il rivenditore richiamò McKenna scusandosi e promettendo di sostituire immediatamente il computer.
McKenna allora inviò un’e-mail a Steve Jobs, ringraziandolo perché aveva reso felice il Natale di sua nipote. Steve rispose immediatamente con un semplice “Ho, ho, ho.”
Tanti auguri per un Natale sereno da parte di Applephilosophy