Intro
Nel progettare la versione entry level del nuovissimo MacBook Pro M2, Apple ha effettuato una scelta che ne compromette notevolmente le prestazioni, vediamo di cosa si tratta.
Il Problema
L’accesso all’SSD del nuovissimo MacBook Pro 13” da 256GB con SoC M2 è notevolmente più lento rispetto al predecessore con uguale taglio dell’SSD e SoC M1.
I primi ad accorgersi che qualcosa non andava come avrebbe dovuto sono stati i ragazzi di Max Tech che, testando il nuovo MacBook Pro 13” M2 da 256 GB, lo hanno trovato sostanzialmente più lento del suo predecessore nell’accesso all’SSD. Una simile situazione, con applicazioni che fanno accessi massivi al disco, è in grado di annullare il vantaggio derivante dal rinnovo dell’architettura del SoC entry level di Apple Silicon che ha reso l’M2 circa il 15-20% più performante dell’M1.
I dati, impressionanti, li abbiamo così schematizzati:
LETTURA
MacBook Pro 13” M1 2900 MB/S
MacBook Pro 13” M2 1446 MB/S
SCRITTURA
MacBook Pro 13” M1 2215 MB/S
MacBook Pro 13” M2 1463 MB/S
Perché succede
Il motivo per cui questo succede è molto semplice. Nel MacBook Pro 13” M1 i 256 GB dell’SSD sono ottenuti con due chip di memoria NAND da 128GB ciascuno; nel Nel MacBook Pro 13”, invece, i 256GB sono su un unico chip di memoria. In pratica il MacBook Pro 13” M1 può sfruttare il trasferimento da dall’SSD alla memoria unificata utilizzando due canali mentre il MacBook Pro M2 è costretto ad utilizzarne uno creando, così, in alcuni momenti, quando c’è necessità di fare accessi massivi all’SSD, un collo di bottiglia.
Le ripercussioni sulle prestazioni
Il risultato di questa scelta di Apple è che In alcuni dei test effettuati il nuovissimo MacBook Pro M2 con SSD da 256 GB e 8 GB di RAM è stato più lento del MacBook Pro M1 con 256 GB SSD e 8 GB di RAM nelle situazioni di utilizzo che coinvolgono Photoshop, Lightroom, Final Cut Pro, multitasking e trasferimenti massivi di file. In particolare, in un test di elaborazione immagini ad alta risoluzione con Photoshop l’M1 è stato più veloce, mentre in un test di esportazione di un filmato nel formato 4K HEVC con Final Cut i due portatili hanno ottenuto un risultato pressoché identico.
Conclusioni
Chi già possiede un MacBook Pro con Soc M1 non ha bisogno di effettuare l’upgrade: la differenza di prestazioni, nella migliore delle ipotesi, è solo del 15-20%. Se serve un upgrade per mutate esigenze lavorative, passate direttamente al nuovo MacBook Pro 14″ con M1 Pro o M1 Max
Se volete acquistare il nuovo MacBook Pro 13″ con SoC M2 scegliete tagli di SSD maggiori di 256GB e verificate prima dell’acquisto, consultando i siti specializzati, che il problema dell’accesso lento al disco non sia presente sul quel determinato modello. Ad esempio, pare certo che il modello con SSD da 512GB non sia affetto dal calo di prestazioni.
L’acquisto di un nuovo MacBook Pro 13″ con SoC M2 da 256GB è fortemente sconsigliato: chi voglia acquistare un MacBook Pro Apple Silicon entry level preferisca MacBook Pro 13″ con SoC M1, cosi da risparmiare circa 400€ praticamente a parità di prestazioni. Inoltre, se non avete bisogno di prestazioni fuori dell’ordinario, (lunghe sessioni di lavoro con file grafici pesanti), considerate l’acquisto di un ottimo MacBook Air 13″ M1. (Link alla nostra recensione clicca qui)
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