Una guida per velocizzare il tuo Mac
Sono molti gli utenti che lamentano un calo di prestazioni nel tempo dei loro Mac. Anche se gli aggiornamenti del sistema operativo in alcuni casi possono provocare rallentamenti, molto spesso la causa del calo di prestazioni è da ricercarsi nella cattiva gestione del sistema.
I rimedi che vi proponiamo nei punti seguenti per velocizzare il Mac non devono necessariamente essere eseguiti in sequenza. I consigli che vengono dati nei primi due punti servono ad escludere cause che derivino dalla configurazione non corretta dell’area di memoria che conserva le preferenze dell’utente e del System Management Controller. Le applicazioni che interferiscono con la gestione della memoria del Sistema Operativo, di cui ci occupiamo al punto 3. sono spesso parte del problema che pretendono di risolvere. Anche se il Mac non ha bisogno di antivirus, la presenza di malware e ADWare è spesso causa di rallentamenti, ce ne occupiamo nei punti 4. e 5. Gli SSD, specie quelli delle macchine più datate possono essere guasti o in via di deterioramento, è bene controllare il loro stato co regolarità; vi diciamo come farlo al punto 6. A volte MacOS non riesce ad effettuare gli script di manutenzione programmata, anche questo può comportare la lentezza del sistema: ne parliamo al paragrafo 7. Spesso l’installazione di un nuovo programma comporta anche l’impostazione del lancio di alcuni suoi componenti all’avvio del sistema, indipendentemente dal fatto che noi quel programma lo useremo o meno. L’eliminazione degli elementi inutili che vengono caricati all’avvio può velocizzare di molto il sistema; affrontiamo l’argomento nei punti 12. e 13.
PRIMA DI METTERE IN PRATICA QUANTO SCRITTO IN QUESTO POST EFFETTUATE UN BACKUP. ApplePhilosophy non è responsabile di eventuali perdite di dati.
- reset PRAM
- Reset SMC
- Eliminare software di gestione della memoria
- Rimozione virus
- Rimozione AD
- Verifica Hard Disk o SSD
- Esecuzione script di manutenzione
- Pulizia desktop
- Svuotare il cestino
- Pulire la cache browser
- Pulizia cache utente
- Eliminare elementi login
- Eliminare LaunchDaemon e LaunchAgents
- Imparare ad usare Monitoraggio attività
1. Reset PRAM
La Parameter RAM è un aria di memoria dove vengono memorizzate le preferenze dell’utente. A volte l’impostazione errata di qualche parametro, o una particolare configurazione errata, possono rendere più lento il Mac. La cosa migliore da fare, in questi casi, è resettare le preferenze dell’utente alle impostazioni di fabbrica. Non preoccupatevi, non perderete nulla.
Per resettare le impostazioni della PRAM spegnete il Mac e riavviatelo teneno premuti i tasti ⌘ + Option + P + R e il tasto di accensione. Aspettate di sentire per almeno due volte il classico suono di avvio e poi rilasciate i tasti ed accendete il Mac normalmente.
Se il Mac è dotato del chip di sicurezza T2 mantenete i tasti premuti finché il logo con la mela non riappare per la seconda volta.
Ricordate, inoltre, che se sul Mac è impostata una password del firmware, questa combinazione di tasti non funziona oppure provoca l’avvio del Mac da macOS Recovery. Per reimpostare la NVRAM, bisogna prima disattivare la password del firmware.
Se state usando il Mac con una tastiera Windows ricordate che tasto ⌘ è sostituito dal tasto windows.
2. Reset SMC
Il circuito SMC ha un ruolo fondamentale nel controllo della gestione termica e dell’alimentazione, nel processo di carica della batteria, nella commutazione della modalità video, nella sospensione e riattivazione, nell’ibernazione e nella gestione degli indicatori LED. Spesso resettandolo si velocizzano i tempi di avvio e spegnimento del Mac.
La procedura corretta per il reset di questo importante circuito dipende dal modello del Mac che si sta utilizzando. Mela blog, alla sua pagina https://www.melablog.it/post/149550/reset-smc-e-pram-del-mac-come-si-effettua-e-perche/ , fa una disamina esaustiva dei diversi scenari
Mac dotati di Chip T2
- Spegnete il Mac.
- Sulla tastiera integrata, tenete premuti tutti i tasti:Ctrl sul lato sinistro della tastiera + Opzione (Alt) sul lato sinistro della tastiera + Maiuscola sul lato destro della tastiera. Il Mac potrebbe accendersi: è perfettamente normale.
- Continuate a tenere premuti tutti e tre i tasti per almeno 7 secondi, infine tenete premuto anche il pulsante di accensione. Se il Mac è acceso, si spegnerà nuovamente. Ciò conclude la procedura.
MacBook con batteria rimovibile:
- Staccare batteria e caricabatterie
- Premere per 5 secondi il pulsante di accensione
- Rimettere a posto la batteria e avviare il Mac
MacBook con batteria non rimovibile:
- Spegnere il computer
- Collegare al caricabatterie
- Premere contemporaneamente Maiuscolo+Ctrl+Alt e rilasciarle allo stesso tempo
- Riaccendere il computer
Mac Pro, iMac, Mac mini Intel e Xserve:
- Spegnere il Mac
- Staccare l’alimentazione
- Aspettare 15 secondi
- Ricollegare la corrente e avviare3. Eliminare software di gestione della memoria
3. Eliminare software di gestione della memoria
Una delle funzioni più delicate del sistema operativo è la gestione della memoria.
I programmini che pretendono di sostituirsi a MacOS per liberare la memoria sono da evitare come la peste. La RAM deve essere sempre occupata il più possibile per fare in modo che processi di sistema ed applicazioni utente abbiano pronti i dati da elaborare senza doverli prelevare, con grande perdita di tempo, dalla memoria di massa costituita dall’SSD o peggio dall’hard disk. Ad assegnare la memoria alle applicazioni ed ai processi di sistema è il sistema operativo in base alle loro esigenze e alle priorità impostate. Nessuna applicazione di terze part può arrogarsi questo compito delicatissimo. I programmi come Clean my Mac per ottenere l’inutile svuotamento dell memoria chiedono al sistema operativo spazi enormi che vengono concessi togliendoli alle applicazioni non attive in quel momento. Quando le applicazioni diventeranno nuovamente attive richiederanno la memoria necessaria e saranno costrette a riempirla accedendo nuovamente alla memoria di massa, cosa che rallenterà notevolmente la loro esecuzione. Anche l’attività di recupero spazio su disco, quella che viene definita “pulizia“, lascia il tempo che trova. Le applicazioni che recuperano spazio lo fanno a scapito dei file di cache che, naturalmente, hanno la tendenza a ricrearsi dopo pochissimo tempo. Diverse sono le applicazioni utilissime come GrandPerspective o DaisyDisk che analizzano il vostro disco e vi indicano in forma grafica quali sono i file che occupano più spazio lasciando a voi l’onere di deciderne cosa fare, se cancellarli, lasciarli dove dono i trasferirli su un unità esterna. Lo stesso MacOS include un utility che può aiutarvi a liberare spazio, per lanciarla scegliete menu Apple> Informazioni su questo Mac, fate clic su Archiviazione, quindi fate clic su Gestisci.
4. Rimozione virus
Il vostro computer potrebbe essere lento a causa di uno o poù virus. Spesso i programmi scaricati in internet, magari illegalmente, si portano dietro qualche virus, non di rado miner che sfruttano la capacità di elaborazione del vostro Mac per minare moneta virtuale. Per eliminare il software malevolo utilizzate un antivirus gratuito come Bit Defender Virus Scan che sia in grado di rilevare ed eliminare minacce ma che lasci la protezione in tempo reale a Xprotect, l’antivirus incluso in MacOS.
5. Rimozione ADWare
Un altra fonte di rallentamento su Mac di gran lunga più frequente del tradizionale virus è il cosiddetto AdWare. Sotto questo nome va catalogato il software scaricato, spesso in maniera inconsapevole durante la navigazione in Internet o l’installazione di un software gratuito, programmato per raccogliere informazioni sulle operazioni effettuate dall’utente e per visualizzare periodicamente messaggi pubblicitari non richiesti. Per eliminare questo software sgradito bisogna ricorre a Malwarebytes. Ecco il link alla pagina di download dalla quale potete scaricare una copia gratuita del software.
https://it.malwarebytes.com/mwb-download/
6. Verifica Hard Disk o SSD
Errori sul disco rigido o sull’ssd possono rallentare il sistema. Gli errori possono essere logici, quando si corrompono le strutture di accesso ai dati, o fisici, quando non sono più leggili o scrivibili blocchi sull’hard disk o celle dell’SSD. In caso di rottura fisica bisogna immediatamente fare un backup dei propri dati e procedere alla sostituzione del disco rigido o dell’SSD.
Per verificare la presenza di errori logici, ed eventualmente correggerli, si deve usare l’app “Utility Disco” inclusa nel sistema operativo. Visto che di dovrà controllare il disco di avvio bisognerà riavviare il Mac e premere contemporaneamente i tasti Comando (⌘) e “R” prima che compaia il simbolo della mela.
Ad avvio completato comparirà un menu grafico dal quale si potrà lanciare Utility disco.
Una volta lanciata l’utility, questa mostrerà sul lato sinistro i contenitori ed i volumi.
Cliccate su mostra tutti i volumi dalla voce “Vista” che compare in altro tra la barra degli strumenti e scegliete la voce mostra tutti i dispositivi.
A questo punto bisognerà eseguire l’utilità S.O.S. prima per i volumi, poi per i contenitori ed infine per il dispositivo di archiviazione.
Dalla barra laterale, selezionate un volume, quindi fate clic sul pulsante S.O.S.
Nella finestra di dialogo di S.O.S., fate clic su Esegui, quindi seguite le istruzioni a schermo. Una volta completato il processo di S.O.S., fai clic su Fine. Ripetete i passi m precedenti per ogni volume del dispositivo di archiviazione.
Dalla barra laterale, seleziona un contenitore, quindi fai clic sul pulsante S.O.S.
Nella finestra di dialogo di S.O.S., fate clic su Esegui, quindi seguite le istruzioni a schermo. Una volta completato il processo di S.O.S., fate clic su Fine. Ripetete i passi precedenti per ogni contenitore del dispositivo di archiviazione.
Dalla barra laterale, selezionate il dispositivo di archiviazione, quindi fate clic sul pulsante S.O.S.
Nella finestra di dialogo di S.O.S., fate clic su Esegui, quindi segui le istruzioni a schermo. Una volta completato il processo di S.O.S., fate clic su Fine.
Lo stato fisico dell’unità, quando si tratta di hard disk meccanici, si desume da utility disco, controllando i dati S.M.AR.T. La tecnologia S.M.A.R.T., acronimo per Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology, si prefigge proprio questo obiettivo: monitorare costantemente il funzionamento delle unità di memorizzazione attraverso l’uso di sensori collocati nell’hardware ed elaborare queste informazioni in tempo reale allo scopo di riconoscere condizioni di criticità indicative di una prossima rottura del device.
Ad effettuare il monitoraggio costante è il firmware del controller del dispositivo che, in maniera completamente indipendente dal sistema operativo, che dei dati elaborati è un semplice fruitore, memorizza le informazioni provenienti dai sensori su un’area riservata del disco.
Attraverso utility disco è possibile sapere se il disco rigido sta funzionando regolarmente o è in sofferenza.
Per accedere a questa informazione bisogna lanciare Utility disco e scegliere dal menu Vista “Mostra tutti i dispositivi”. A questo punto, nella parte sinistra della schermata, bisognerà selezionare il disco da controllare, avendo cura di scegliere il disco fisico che ci interessa e non i contenitori ed i volumi o le partizioni che questo comprende. Si potrà quindi leggere, in corrispondenza della voce “Stato S.M.A.R.T.:” un laconico “Verificato”, che secondo il linguaggio Apple, a volte un po’ troppo sterile, significa che va tutto bene. Ogni altra voce che non sia “verificato”, “Non supportato” o i loro equivalenti in lingua inglese dovrebbero mettervi in allarme e spingervi a fare immediatamente un backup e a sostituire il disco. Apple non supporta più la tecnologia S.M.A.R.T. Per i moderni SSD dal 2016. Le motivazioni sono chiare: si tratta di una tecnologia nata per gli hard disk meccanici, non adatta ai nuovissimi SSD di tipo NVMe. Ci sono comunque utility di terze parti come DriveDX in grado di fornire informazioni che ci aiutino a capire in che condizioni versa L’Unità. Maggiori informazioni sulla tecnologia S.M.A.R.T. e sulle utility di terze parti per verificare la salute degliSSD sono disponibili nell’articolo: https://www.applephilosophy.com/2020/12/13/come-prevenire-la-perdita-di-dati-sul-tuo-mac-o-sul-tuo-pc-la-tecnologia-s-m-a-r-t-ed-altri-strumenti/
7. Esecuzione script di manutenzione
Gli script di manutenzione del Mac vengono eseguiti ad intervalli regolari dal sistema operativo. È prevista l’esecuzione di uno script di manutenzione giornaliero, di uno settimanale ed di uno mensile.
Giornaliero: Viene eseguito alle 3:15 di ogni giorno ed elimina i file temporanei e i log di sistema più vecchi di una settimana.
Settimanale: Viene eseguito alle 4:30 di ogni Sabato e ricostruisce i database e i comandi locate ewhaitis, elimina inoltre i log scaduti di alcuni server.
Mensile: Viene eseguito alle 5:30 del primo giorno di ogni mese e crea un log di tutti i login del sistema eliminando quelli più vecchi di un mese.
È molto probabile che durante gli orari previsti per l’esecuzione il Mac sia spento, così l’esecuzione viene rimandata al primo momento utile in cui il Mac è acceso ed il processore è inattivo.
Se per qualche motivo l’esecuzione automatica non ha schedulato correttamente questi processi è bene eseguirli manualmente.
Per capire quando sono stati eseguiti gli script l’ultima volta bisogna aprire il terminale e digitare questo comando:
ls -al /var/log/*.out
Una vota premuto invio comparirà il log delle ultime esecuzioni delle ultime manutenzioni.
Il consiglio, nell’ottica di effettuare una manutenzione straordinaria, è di lanciare comunque tutti e tre gli script con il comando:
sudo periodic daily weekly monthly
Il comando non mostrerà nulla a schermo, vi accorgerete che l’esecuzione è terminata dal fatto che il cursore vi permetterà di inserire un nuovo comando.
8. Pulizia desktop
Avere troppi elementi sul desktop influenza negativamente le prestazioni del Mac. Ogni icona sul desktop viene rappresentata in memoria con le strutture di una una finestra separata, quindi tante icone significano molte finestre con molti calcoli necessari per calcolare le sovrapposizioni e decidere cosa disegnare e cosa non disegnare. Avere alcune icone non creerà problemi, ma se sono troppe è il caso di catalogarle in cartelle e spostarle in documenti, così non si perderà L’utilissima sincronizzazione con iCloud.
9. Svuotare il cestino
Vuotare il cestino vi aiuterà ad avere più spazio disponibile e, con maggiore spazio a disposizione, il Mac è più scattante. Ricordate che lo spazio libero sull’unità di avvio deve essere almeno del 10%.
10. Pulizia cache del browser
La cache di Safari e degli altri browser può raggiungere in breve tempo dimensioni ragguardevoli e la sua gestione può rallentare il Sistema Operativo. Per eliminare la cache in Safari andate nella barra dei menu del Mac nella parte superiore dello schermo, quindi selezionate “Preferenze”. Una volta aperta la finestra di dialogo Preferenze, fate clic su “Avanzate” in alto e quindi selezionate la casella di controllo accanto a “Mostra menu Sviluppo nella barra dei menu”. Dal menu sviluppo scegliete “Svuota la cache”.
Se usate Chrome, cosa di per sé nefasta perché come abbiamo scritto in un post qualche tempo fa consuma troppe risorse, per svuotare la cache seguite questi passi:
Avviate il browser Chrome, poi fate clic sull’icona con tre puntini situata nell’angolo in alto a destra del browser.
Trovate e fate clic su Impostazioni. Fate clic su Avanzate.
Cliccate su “Cancella dati di navigazione”. Selezionate solo la casella Immagini e file memorizzati nella cache. Per la frequenza, selezionate Sempre.
Fate clic sul pulsante “Cancella dati”.
Dopo aver eliminato le cache su Chrome, chiudete e riaprite il browser.
11. Pulizia cache utente
Una cache dell’utente troppo estesa e con file corrotti può essere fonte di malfunzionamenti e rallentare il sistema. Per vuotare la cache utente dal menu “Vai” selezionate “vai alla cartella”, inserite il percorso “~/Library/Caches” e premere invio. Armatevi di pazienza, entrate in ogni cartella e cancellate il contenuto. infine, vuotate il cestino.
Prima di questa operazione, se ancora non lo avete fatto, effettuate un backup.
12. Eliminare elementi login
Gli elementi di login sono processi che partono al login di un determinato utente per rendere più veloce il lancio di un determinato programma. Spesso, però, i programmi in questione non sono utilizzati quotidianamente dall’utente così i loro helper occupano inutilmente preziosa memoria RAM e risorse di calcolo del processore.
Per rimuovere i processi di login accedete alle preferenze di sistema, scegliete utenti e gruppi, sbloccate le funzionalità cliccando sul lucchetto, selezionate il vostro utente sulla sinistra, selezionate il pannello elementi di login, spuntate le applicazioni che volete rimuovere dall’avvio rapido. Infine premete il pulsante “-“ in basso.
13. Eliminare elementi launch agents e lauch daemon
Con il nome di Launch agents e launch daemons si indicano i processi che vengono lanciati all’avvio. I launch agents vengono lanciati quando l’utente effettua il login, mentre i launch daemons vengono lanciati all’avvio del sistema operativo è sono indipendenti dall’utente che si loggherà. Quanto termina una sessione utente terminano i suoi launch agents mentre rimangono attivi I launch daemons.
Intervenire su questi processi non è consigliabile a meno che non si carpisca esattamente cosa si sta facendo. Se vi accingete ad intervenire su launch agents o launch daemons fate prima un backup.
I processi lanciati all’avvio sono memorizzati in cartelle diverse a seconda della loro tipologia:
/System/Library/LaunchDaemons | Daemon di sistema forniti da Apple |
/System/Library/LaunchAgents | Agenti forniti da Apple che vengono lanciati al login di ogni singolo utente per ogni utente |
/Library/LaunchDaemons | Daemon di sistema necessari alle applicazioni di terze parti lanciati all’avvio del sistema |
/Library/LaunchAgents | Agenti di terze parti che vengono lanciati al login di ogni singolo utente per ogni utente |
~/Library/LaunchAgents | Agenti di terze parti che vengono applicati solo all’utente che ha effettuato l’accesso |
Il processo responsabile del lancio dei processi all’avvio è launchd; per interagire con launchd da riga di comando nel terminale si utilizzerà il comando launchctl. Attraverso il comando launchctl si potrà controllare la lista dei servizi attivi nel Mac durante sessione di lavoro corrente, stopparlo o disabilitarlo per gli avvii successivi.
per ottenere la lista dei servizi attivi aprite il terminale e digitate:
launchctl list
Questo comando elenca tutti i processi caricati da launchd. Dato che la visualizzazione occuperà più schermate sarà conveniente usare il comando “more” in questa maniera
launchctl list |more
Ciò consente di premere il tasto Invio per navigare più lentamente nell’elenco.
Se conoscete il nome del servizio che state cercando, potete utilizzare anche utilizzare “grep” per trovare il servizio più rapidamente Ad esempio se cerchiamo “mdworker”:
launchctl list |grep mdworker
questo comando farà comparire un elenco simile a questo:
- 0 com.apple.mdworker.sizing
- 0 com.apple.mdworker.single
- 0 com.apple.mdworker.shared
- 0 com.apple.mdworker.mail
Potete interagire con i vari processi con questi comandi:
sudo launchctl start <nome>
: fa partire il processo con nome <nome>sudo launchctl stop <nome>
: ferma il processo con nome <nome>. È possibile che il processo riparta se è è configurato per essere sempre attivo.
Esempio:
sudo launchctl start filename
: fa partire il processo con nome filenamesudo launchctl stop filename
: ferma il processo con nome dove filename.
sudo launchctl remove <nome>
: rimuove il processo nome da launchd in maniera asincrona. Ai successivi avvii del sistema il processo non partirà.
sudo launchctl load <path>
: carica e avvia il processo a meno che non sia disabilitato.sudo launchctl unload <path>
: ferma e scarica il processo dalla memoria. il processo ripartirà al prossimo login/reboot.
Esempio:
sudo launchctl unload /Library/LaunchDaemons/filename.plist
sudo launchctl load /Library/LaunchDaemons/filename.plist
dove filename è il nome del processo.
launchctl load -w <path>
: carica e avvia il processo e lo segna come “non disabilitato”. Il processo ripartirà al prossimo login/reboot.launchctl unload -w <path>
: ferma scarica e disabilita il processo. Il processo non ripartirà al prossimo login/restart.
Esempio:
sudo launchctl unload -w /Library/LaunchDaemons/filename.plist
sudo launchctl load -w /Library/LaunchDaemons/filename.plist
dove filename è il nome del processo.
14. Imparare ad usare Monitoraggio attività
Monitoraggio attività è lo strumento utile per cercare di capire se effettivamente nel nostro sistema c’è qualcosa che non va. Con Monitoraggio attività possiamo controllare l’occupazione della memoria e delle risorse del processore alla ricerca di processi malevoli o non funzionanti regolarmente. Abbiamo parlato di questo utilissimo strumento in un post di qualche tempo fa che vi riproponiamo: https://www.applephilosophy.com/2020/10/02/mac-lento-e-che-scalda-ecco-come-risolvere-utilizzando-monitoraggio-attivita/.
ApplePhilosophy
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