INTRO
Sulle chat dei gruppi a tema quasi non si parla d’altro: “Utilizzare il mio MacBook sempre attaccato alla presa di corrente rovinerà la batteria?” Le risposte sono le più disparate, qualche volta addirittura bizzarre. D’altronde, fateci caso: meno se ne sa di un determinato argomento, più spuntano come funghi gli esperti che sentono di padroneggiarlo. La verità è che una risposta univoca è difficile darla, i comportamenti che possono essere virtuosi per certi versi per altri sono peggiorativi e viceversa e, inoltre, la vita utile di una batteria è influenzata anche da fattori esterni come le temperature alle quali l’abbiamo esposta: avere dimenticato un MacBook in macchina sotto il sole feroce d’agosto o durante una notte in montagna d’inverno può avere effetti tragici sulla chimica della batteria e, quindi, sulla sua durata.
Ad ogni modo, cercheremo di darvi, anche in questo caso, informazioni che provengono da fonti autorevoli e contemperate dalla nostra esperienza.
Il problema
La modalità di ricarica delle batterie dei notebook, specialmente quella dei MacBook Apple, è da sempre un problema. Quello che si vorrebbe è capire quale sia la modalità di ricarica che preservi la costosissima batteria facendola durare il più a lungo possibile. Qualche anno fa, con le batterie che si potevano staccare dal notebook, era tutto più semplice: si portava la batteria alla carica di stoccaggio del 70% poi la si toglieva dal notebook e la si riponeva in un luogo fresco e asciutto fino a quando non era il momento di utilizzarla. Nel frattempo il portatile poteva essere utilizzato con il solo alimentatore, anche se, in questo caso, bisognava ricordarsi di salvare spesso il proprio lavoro, visto che la continuità dell’alimentazione garantita dalla batteria in caso di cadute di tensione veniva a mancare.
Oggi le batterie sono un tutt’uno con il portatile; spesso incollate all’interno del case, la loro sostituzione è cosa da specialisti e quando gli specialisti sono quelli della Apple bisogna prepararsi a far prendere aria al portafogli.
Lo scenario più semplice: l’utilizzo frequente in mobilità
Partiamo subito con l’esaminare il caso più semplice: l’utente che si è comprato il portatile perché gli serve in mobilità. In questo caso parliamo di un professionista che userà il portatile nella maniera migliore. Lo farà caricare al massimo prima di utilizzarlo fuori dall’ufficio e poi scaricherà la batteria utilizzandolo durante la trasferta. Quando troverà una presa farà il pieno e, una volta rientrato in ufficio, utilizzerà un Mac fisso o lo stesso MacBook sempre attaccato alla corrente, magari collegato ad un hub usb-c o a una docking station in modalità “schermo chiuso”. Questo è in assoluto l’utilizzo che da durare di più la batteria.
Lo scenario più complicato: l’utilizzo costante in ufficio
Il caso più rognoso è quello di chi usa il portatile sempre in casa o in ufficio, magari collegato alle varie periferiche e al monitor esterno. Anche in questo caso, comunque, è possibile darvi alcune dritte che faranno durare la batteria il più possibile.
Le batterie al litio, è assodato, lavorano bene nel range 40% – 80%. Questo significa che non bisognerebbe farle scendere mai sotto il livello di carica del 40% o ricaricarle oltre l’80%. Stare dietro a queste indicazioni è pura follia, significa quasi piegarsi alle necessita di uno strumento di lavoro; a questo punto, se volete farvi schiavizzare, prendetevi un gatto che almeno ogni tanto vi fa le fusa.
La soluzione che intendiamo suggerirvi è molto semplice, deriva da esperienza diretta ed è suffragata dalle opinione degli esperti recuperate in rete sui siti più autorevoli.
1) utilizzate il vostro portatile sempre attaccato alla corrente elettrica. Uno dei fattori che contribuiscono all’usura della batteria è il numero di cicli di carica e scarica. Le batterie che equipaggiano i moderni MacBook sono garantite per non scendere sotto al livello di carica dell’80% entro i 1000 cicli di carica e scarica, ma una cosa è certa: meno ne è fate meglio è.
Quando la batteria raggiunge il 100% viene scollegata automaticamente dal circuito di carica, così da evitargli inutili surriscaldamenti, ed il portatile viene alimentato direttamente dalla corrente erogata dall’alimentatore. La carica della batteria riprenderà quando scenderà sotto un determinato livello.
2) Terminato il vostro lavoro non spegnete il Mac, lasciate che vada da solo in stand-by.
3) settimanalmente scollegate il MacBook dall’alimentazione, riavviatelo ed iniziate a lavorare normalmente fino a quando la batteria non raggiungerà un livello di carica residua del 40%, dopodiché ricollegatelo all’alimentatore. Mentre si carica, soprattutto nel range fatidico 80-100%, è preferibile non utilizzare il MacBook o utilizzarlo per fare lavori poco impegnativi come scrivere documenti, utilizzare fogli di calcolo o navigare in internet con pochi tab aperti.
Il caricamento ottimizzato
Apple, con Catalina, ha introdotto il caricamento ottimizzato anche sui MacBook. Si tratta di un sistema che apprende le abitudini dell’utente ed effettua l’ultima parte del caricamento, quella che va dall’80 al 100%, poco prima del distacco dal caricabatterie che, in genere, avviene sempre alla stessa ora. Riteniamo che questa sia una funzione molto utile a chi ogni giorno usa il portatile fuori dall’ufficio e che sia completamente inutile per gli altri.
Il caricamento ottimizzato si può disattivare dalle preferenze di sistema oppure, se serve disattivarlo una tantum, dal menu di stato della batteria.
Quando si rende necessaria la sostituzione
La cosa da fare, fino a quando Apple non si deciderà a vendere le batterie di ricambio originali per i suoi device anche ai privati, è fare effettuare la sostituzione da un centro autorizzato Apple o da un Apple Store. La qualità delle batterie non originali è piuttosto scadente e non si sa come queste si interfaccino con il caricabatterie e la scheda madre.
Siamo affiliati Amazon, consigliandovi di acquistare una batteria di concorrenza faremmo su anche qualche soldo, ma non ce la sentiamo di consigliarvi un prodotto che potrebbe rovinare il vostro prezioso MacBook.
ApplePhilosophy