Intro
Non possiamo raccontarvi la meraviglia dei nuovi Apple MacBook Book Pro Da 14” e 16” senza parlarvi nel dettaglio dei SoC M1 Pro e M1 Max, i cuori scatenati, anzi unleashed, che gli batteranno dentro, qualcosa che non esitiamo a definire incredibile; livelli di prestazioni inimmaginabili fino ad un anno fa raggiunti con un architettura RISC a basso consumo che in nemmeno un anno ha completamente ridefinito i termini delle prestazioni dei portatili per uso home e professionale.
Se l’11 novembre dell’anno scorso vi raccontavamo con un nostro post le meraviglie del rivoluzionario SOC M1 oggi vi parleremo del prodigioso sviluppo che ha avuto questa tecnologia che ha portato, dopo solo undici mesi, alla creazione dei due nuovi SoC ad altissime prestazioni: l’M1 Pro e l’M1 Max. Fra qualche giorno, nel prossimo articolo, vi parleremo in dettaglio dei due MacBook Pro che li montano e delle tante novità che hanno stravolto i modelli che siamo abituati a conoscere.
Le specifiche a confronto
La tabella mostra come si siano evoluti i SOC M1 pro ed M1 Max nei confronti del capostipite M1 che rimarrà, validissimo, ad equipaggiare i modelli MacBook e desktop destinati al settore home che, peraltro, in questi giorni sono molto scontati.
Specifiche Apple Silicon | M1 | M1 Pro | M1 Max |
Tecnologia | 5nm | 5nm | 5nm |
Transistors | 16 miliardi | 33.7 miliardi | 57 miliardi |
CPU Cores | 8 | 8 o 10 | 10 |
GPU Cores | 7 o 8 | 14 o 16 | 24 o 32 |
Neural Engine Cores | 16 | 16 | 16 |
Larghezza di banda della memoria | 68.25 GBps | 200 GBps | 400 GB |
Memoria massima | 16GB | 32GB | 64GB |
La memoria unificata
Già qualche mese fa vi abbiamo parlato di quanto sia efficiente la Memoria Unificata e di come da essa derivi in gran parte il successo dei processori Apple Silicon M1. Vicinissima al processore, la unified memory viene indirizzata direttamente da CPU e GPU. Questo significa, ad esempio, che alla fine di un’elaborazione grafica demandata dalla CPU alla GPU, la CPU sarà in grado di recuperare il risultato nella stessa area di memoria in cui la GPU l’ha depositato, facendo risparmia il tempo dovuto ai trasferimenti dall’area di memoria riservata alla GPU a quella riservata alla CPU.
La larghezza di banda nell’accesso alla memoria unificata
La velocità con cui i dati accedono alla memoria prende il nome di larghezza di banda: M1 Pro triplica la larghezza di banda di M1 e M1 Max, a sua volta, raddoppia quella di M1 Pro arrivando a 400 gigabyte per secondo.
Le dimensioni della memoria Unificata
La memoria subisce notevoli incrementi anche termini di dimensioni: se con M1 il limite invalicabile era 16GB, anche se con solo 8GB ed il processore M1 abbiamo visto che si può fare di tutto e di più, M1 Pro supporta fino a 32GB, limite che con M1 Max viene portato a 64GB. Si tratta di configurazioni chiaramente destinate ad un utenza particolare, ad esempio persone che lavorano con la grafica e montano filmati ad altissima risoluzione.
I Core della CPU M1 Pro
La nuova CPU del M1 Pro può contare su 10-core con otto core ad alte prestazioni e due core ad alta efficienza ed è fino al 70% più veloce rispetto a quella del chip M1. Grazie alla particolare architettura, a questa enorme potenza non corrisponde un consumo di energia elevato: paragonata al chip 8-core più recente per PC, M1 Pro offre prestazioni della CPU 1,7 volte superiori a parità di livello energetico e raggiunge le prestazioni di picco del chip del PC consumando fino al 70% in meno.
I Core della GPU M1 Pro
Per quanto riguarda la GPU Apple afferma che M1 Pro ha una GPU fino a 16-core che è fino al doppio più veloce rispetto a quella M1 e a sette volte più scattante rispetto alla scheda grafica integrata del chip per PC portatili 8-core di ultima generazione. Rispetto a una potente GPU dedicata per PC portatili, M1 Pro offre prestazioni migliori consumando fino al 70% di energia in meno. Attendiamo di vedere, nei prossimi giorni, se i benchmark Indipendenti confermeranno questi numeri, ma siamo ragionevolmente certi che non saranno smentiti.
I Core della CPU e della GPU di M1 Max
M1 Max implementa la stessa potente CPU 10-core di M1 Pro, con otto core ad alte prestazioni e due a basso consumo, ma ha una GPU 32-core con prestazioni grafiche fino al quadruplo più potenti rispetto al chip M1. Offre un livello di prestazioni paragonabile a una GPU di fascia alta per PC portatili di livello professionale, ma consuma fino al 40% meno energia. In pratica, paragonata alle GPU di punta dei laptop PC più grandi, consuma fino a 100 watt in meno, cosa che fa diminuire Il calore e fa attivare le ventole meno e a velocità più bassa.
L’accelerazione hardware ProRes
M1 Pro include l’accelerazione hardware per i codec video professionali ProRes, permettendo lo streaming di più video ProRes 4K e 8K ad alta risoluzione con consumi energetici ridotti. M1 Max fa ancora meglio grazie a due acceleratori ProRes che gli consentono di ottenere fino al doppio della velocità nella codifica video rispetto a M1 Pro, consentendo al nuovo MacBook Pro di effettuare la transcodifica dei video ProRes in Compressor fino a ben 10 volte più velocemente rispetto alla precedente MacBook Pro da 16 pollici a base Intel.
Conclusione
Abbiamo evidenziato i punti salienti dei nuovi SoC Apple Silicon M1 Pro ed M1 Max. Sono due sistemi eccezionali, che verranno montati, è bene ribadirlo, su macchine squisitamente professionali. Il chip M1 rimane sempre un SoC eccellente che continuerà ad equipaggiare i prodotti Apple del settore home e small Office ancora per molto. I prezzi importanti che abbiamo visto per le configurazioni dei nuovi MacBook Pro, che con figurazioni leggermente superiori a quelle base superano abbondantemente i 3000 euro vanno visti in quest’ottica: si tratta di macchine destinate a ripagarsi un breve tempo a patto di essere inserite in un contesto nel quale le loro straordinarie prestazioni siano sfruttate adeguatamente. Altrimenti sono solo un lusso, un peccato di tecnologia. Ed i peccati, si sa, costano cari.
ApplePhilosophy.
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